L’Ostiglia avrà presto il suo ponte sul Brenta?


AGGIORNAMENTO DEL 16 MARZO 2016

Riceviamo e pubblichiamo questa segnalazione da parte di Fabio Malaman, assessore del Comune di Piazzola sul Brenta, che ringraziamo:

I Comuni di Piazzola sul Brenta, Campo San Martino e Curtarolo si sono adoperati all’interno dell’IPA [Intesa Programmatica d’Area, n.d.venetociclabile] del Medio Brenta per partecipare ad un Bando Regionale che li ha visti assegnatari, nel 2015, di un contributo per la realizzazione del nuovo ponte.
L’amministrazione di Piazzola ha inoltre coinvolto la Provincia di Padova al fine di reperire i fondi necessari per coprire l’intero ammontare dei costi di realizzo della struttura, la quale assieme alla Fondazione Cariparo hanno reperito quanto necessario per il completo finanziamento assieme all’intervento del Consigliere Regionale Luciano Sandonà.
Il 22 Marzo ci sarà a Piazzola sul Brenta la conferenza decisoria per l’approvazione definitiva del progetto.

 

Fin da quando il tratto padovano della ciclovia Treviso-Ostiglia è stato inaugurato, nell’ormai lontano 2013, è apparsa come una grave lacuna da colmare al più presto.

La ciclabile si interrompe lì, in uno dei suoi tratti più suggestivi, in cui è circondata dalle fronde impenetrabili degli alberi che nel corso di settant’anni hanno reclamato il tracciato della vecchia ferrovia.

La pila sopravvissuta al bombardamento, dal sito Ferrovia Ostiglia Treviso

Poco più in là, un ripido sentiero in mezzo ai rovi conduce alla riva del Brenta, da cui si intravede la pila superstite del vecchio ponte.

Era stata proprio la distruzione di quel ponte ad opera di pesanti bombardamenti a decretare la fine della ferrovia, almeno nel tratto Grisignano di Zocco – Treviso.

Impensabile ricostruirlo, nelle ristrettezze del dopoguerra, per di più a servizio di una linea secondaria. Ben presto la linea venne spogliata del suo armamento, destinato alla ricostruzione di ferrovie più importanti, e finì ben presto per essere dimenticata.

la ferrovia bombardata a Piazzola, foto tratta dal sito Ferrovia Ostiglia Treviso

Oggi la ciclabile si ferma lì, sul ciglio del fiume, e per andare dall’altra parte è necessario fare una deviazione di due chilometri, perdendosi uno dei punti più scenografici dell’intero percorso.

Già all’epoca della costruzione della ciclabile gli enti locali, provincia di Padova in testa, si erano attivati per cercare di risolvere il problema dell’attraversamento del Brenta. I costi, proibitivi (si parla di una cifra pari a quella spesa per sistemare i rimanenti trenta chilometri del percorso padovano), hanno finora bloccato il progetto. 

Ora qualcosa sembra muoversi. I due comuni interessati, Piazzola sul Brenta e Curtarolo, la settimana scorsa hanno indetto una conferenza di servizi per cercare di venire a capo del problema dei finanziamenti.

Come i rigidi vincoli di bilancio impongono, si guarda con fiducia ai fondi europei gestiti dalla Regione. Proprio in questi giorni a Curtarolo sono iniziati i lavori per la costruzione di un breve tratto di ciclovia che ancora mancava all’appello, sotto al cavalcavia della SS 47 Valsugana.

Anche in questo caso, i 90.000 euro necessari per la costruzione dei 200 metri di ciclabile provengono per metà dalla Regione e per metà dall’ente provinciale.

Un nodo che resta irrisolto, ma che avrà un impatto notevole sulle previsioni di costo, è la possibilità o meno di impiegare la pila del ponte rimasta in piedi come base d’appoggio per il futuro ponte ciclabile.

Questi i fatti. Speriamo di potervi dare presto altre notizie, e di fotografare presto la posa della prima pietra di questa opera così importante per il turismo ciclabile della nostra regione. (vc)

Il tratto a ridosso del Brenta sul lato Piazzola, poco prima di dove verrebbe a trovarsi la spalla del futuro ponte ciclabile. Foto di Giancarlo Tommasello tratta dal gruppo facebook Ostiglia-Treviso pista ciclopedonale

 

Il luogo in cui sorgerà il futuro ponte ciclabile sul fiume Brenta

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