AGGIORNAMENTO del 11/02/2017: abbiamo apportato una lieve modifica al tracciato e alla descrizione, prendendo atto del fatto che il tratto arginale da Montegalda alla frazione di Sant’Anna è completato (anche se ufficialmente non ancora inaugurato) e che esso rappresenta minori difficoltà rispetto all’argine destro, comunque percorribile.
Lunghezza: 35 km
Pendenza: –
Difficoltà: facile
Fondo: misto (asfalto e stabilizzato nel tratto vicentino, graniglia e emulsione bituminosa nel tratto padovano)
Sede protetta: 96% del percorso.
Fruibilità: tutto l’anno
Tabellato: in parte (Vicenza-Longare come E7 – I paesaggi di Palladio; da Cervarese a Padova come I1/I2 – Ciclovia fiume Bacchiglione; il tratto centrale, tra Longare e Cervarese, risulta completato ma non tabellato).
In breve: la ciclovia sfrutta, nel suo tratto iniziale, la ciclovia dei Berici (ex ferrovia Vicenza-Noventa Vic.). In località Longare si passa sull’argine del Bacchiglione seguendolo fino a Padova.
Descrizione dettagliata: il percorso inizia alla fine di Contrà Santa Caterina a Vicenza, dove attraversamenti protetti permettono di superare viale Risorgimento e immettersi sul tracciato dell’ex ferrovia. La ciclabile attraversa Borgo Berga per poi affiancarsi alla SP 247 passando sotto alla famosa villa Capra detta La Rotonda di Andrea Palladio. Lasciata la provinciale la pista supera tangenziale e autostrada e costeggia l’abitato di Longara per poi tornare ad affiancarsi alla strada. Poco dopo è necessario prestare attenzione perché la ciclabile si interrompe in corrispondenza dell’incrocio con il ponte di Debba. Un recentissimo intervento permette di superare in sicurezza l’incrocio del ponte di Debba. La pista prosegue poi lungo il sedime della vecchia ferrovia fino ad attraversare nuovamente la provinciale alle porte di Longare.
Quando si arriva in vista della vecchia stazione di Longare, oggi convertito in Bicigrill, è necessario abbandonare la ciclovia dei Berici e svoltare a sinistra in via Marconi. ATTENZIONE: la svolta non è segnalata! Proseguendo lungo via Marconi si attraversa l’incrocio con la vecchia statale e poco dopo si scorge sulla sinistra la pista ciclabile che tramite sottopasso attraversa la circonvallazione di Longare. Purtroppo la ciclabile si interrompe alla base del ponte sul Bacchiglione, che è necessario attraversare in sede promiscua. Dall’altra parte del ponte sulla destra si imbocca l’argine sinistro del Bacchiglione, recentissimamente adattato al transito ciclabile, che prosegue fino a Colzé per poi passare sotto il ponte dell’autostrada Valdastico. Giunti alla rotonda sulla SP20 si incrocia il sedime dell’ex ferrovia Treviso-Ostiglia (è visibile un casello sulla sinistra). La ciclabile svolta a destra e attraversa nuovamente il fiume. Il ponte stradale sorge al posto del vecchio ponte ferroviario, demolito per far posto alla viabilità complementare dell’autostrada. Passato il ponte ci si immette nell’argine destro del Bacchiglione, che prosegue senza interruzioni fino all’abitato di Montegaldella. Giunti alla rotonda si segue la ciclabile a sinistra, superando nuovamente il fiume e raggiungendo Montegalda. Qui si riprende l’argine sul lato sinistro del Bacchiglione, che anche se non ufficialmente inaugurato (all’11/02/17) è comunque percorribile. Si raccomanda di prestare attenzione sulle due curve a gomito al limitare dell’abitato, c’è del ghiaino accumulato che si spera venga sistemato prima della conclusione dei lavori. Raggiunta la frazione di Sant’Anna una tabella ci indica l’inizio del tratto padovano della ciclovia del Bacchiglione. Poco dopo tramite una suggestiva passerella pedonale si raggiunge nuovamente l’argine destro del fiume.
In alternativa giunti a Montegaldella è possibile attraversare la strada e proseguire lungo lo stesso lato del fiume, costeggiando villa Conti Lampertico detta la Deliziosa e alcuni maneggi. Dopo tratto di argine di recente sistemazione, incomprensibilmente tabellato come pedonale, si abbandona la provincia di Vicenza per entrare in quella di Padova. L’ingresso nel Padovano è annunciato da 300 metri di ceppaia non ancora sistemati a ciclabile (i lavori dovrebbero concludersi entro la primavera 2017). Dopo aver costeggiato l’abitato di Cervarese Santa Croce ci si ricongiunge, all’altezza della bella villa Moschini Rossi, al percorso proveniente da Montegalda.
Poco dopo la ciclabile si interrompe ed è neccessario proseguire sull’argine lungo viabilità ordinaria per circa un chilometro, fino al castello di San Martino della Vaneza. La pista, ben segnalata, riprende di fianco al castello, proseguendo fino a Creola Vecchia dove si può ammirare villa Pisani-Creola e la sua grandiosa barchessa. In corrispondenza col centro di Creola il percorso della ciclovia si sposta sull’argine sinistro del fiume, per poi riprendere il lato destro all’altezza di Selvazzano Dentro. Il percorso è ben segnalato ma da Creola a Tencarola è comunque possibile percorrere entrambi gli argini. All’altezza del ponte di Tencarola si riprende l’argine sinistro del fiume entrando poco dopo in comune di Padova. All’altezza del canale Brentella si incrocia l’anello fluviale ciclabile di Padova. E’ possibile proseguire lungo l’anello oppure impiegare la pista ciclabile urbana lungo via dei Colli per raggiungere il centro della città.
Luoghi di interesse: la ciclovia si snoda lungo il tratto centrale del fiume Bacchiglione in un contesto di grande interesse storico, culturale e paesaggistico. Lungo il percorso e nelle vicinanze si trovano numerose ville venete, oltre a chiese, castelli e musei.
Libri: per il tratto padovano è possibile affidarsi a La ciclovia del Bacchiglione, di Pierfrancesco Rupolo e Nicola Brusati, RPMM Publishing, Padova 2015
Mappa:
Tracciati:
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